Contributi gestione contabile |
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Venerdì 04 Settembre 2015 13:54 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Oggetto: LA GESTIONE CONTABILE DEI CONTRIBUTI
Nell’attuale realtà economica le imprese fanno spesso ricorso a sovvenzioni da parte di enti che si concretizzano nella elargizione di contributi. Si tratta di erogazioni in denaro o in natura a fondo perduto effettuate da enti pubblici o privati allo scopo di sostenere l’economia, indirizzate verso settori economici, aree svantaggiate o indirizzate ancora verso determinati soggetti. Possono essere correlati con oneri specificamente individuati o possono essere erogati al mero scopo di aumentare le risorse patrimoniali di un’impresa, in maniera generalizzata. La distinzione tra le varie tipologie di contributo trova fondamento nella differente destinazione economica:
I contributi in conto esercizio Sono contributi in conto esercizio le sovvenzioni erogate dallo Stato o da altri enti pubblici con la finalità di diminuire l’incidenza di costi generali o specifici di natura ordinaria. Vanno imputati contabilmente per competenza nel momento in cui l’impresa acquisisce il diritto all’erogazione del contributo secondo ragionevole certezza: il diritto alla erogazione sorge in base a contratto ovvero a seguito di delibera o decreto di liquidazione (nel caso di contributi pubblici). La corretta classificazione nelle voci del Conto economico dipende dalla natura del contributo:
ll ricavo va imputato a fronte del sostenimento di costi specifici per i quali i contributi sono stati erogati e, qualora i costi siano sostenuti in più esercizi, i contributi andranno proporzionalmente ridistribuiti negli esercizi di competenza, anche se già totalmente incassati. Se la certezza di erogazione avviene in un esercizio successivo a quello in cui si sono verificati i fatti gestionali cui si riferiscono, il ricavo non rispetterà il principio di correlazione con il costo a cui è riferito ma andrà iscritta una sopravvenienza attiva ordinaria, da imputare alla voce A)5) del Conto economico.
Dal punto di vista pratico le scritture contabili dei contributi in conto esercizio riguardano il momento dell’ottenimento del contributo e il momento dell’incasso del contributo:
c Decreto di liquidazione contributo Regione Emilia Romagna:
c Accredito su conto corrente contributo in conto esercizio:
I contributi in conto capitale Sono contributi in conto capitale i proventi in denaro o in natura erogati per un generico potenziamento della struttura patrimoniale dell’impresa o per la copertura di perdite, senza che la loro concessione sia subordinata alla realizzazione di uno specifico investimento. L’iscrizione in bilancio con il criterio di competenza del contributo in conto capitale costituisce un provento straordinario, rappresentato da una sopravvenienza attiva, rilevante fiscalmente al momento dell’incasso (voce E)20) del Conto economico). La tassazione della sopravvenienza attiva straordinaria può avvenire a scelta del contribuente o per intero nell’esercizio di incasso oppure in quote costanti in un arco temporale al più di 5 periodi di imposta: qualora l’impresa scelga la seconda modalità è obbligatorio lo stanziamento delle imposte differite. Dal punto di vista pratico le scritture contabili dei contributi in conto capitale riguardano il momento dell’ottenimento del contributo e il momento dell’incasso del contributo, che ipotizziamo nell’esempio seguente avvengano nello stesso periodo di imposta, oltre allo stanziamento delle imposte differite qualora la tassazione avvenga in più esercizi:
c Decreto di liquidazione contributo Comune di Finale Emilia:
c Accredito su conto corrente contributo in conto capitale:
Scegliendo l’impresa di rateizzare la tassazione del contributo in conto capitale in 5 periodi di imposta, occorre calcolare le imposte differite Ires relative ai 4/5 rateizzati (4.000 euro * 0,275):
Negli esercizi successivi si procederà allo storno del fondo imposte differite per la quota di imposte dovute in ciascuno dei periodi di imposta oggetto della rateazione:
I contributi in conto impianti Sono contributi in conto impianti le somme erogate da un ente pubblico per l’acquisto o la costruzione di immobilizzazioni materiali o immateriali ammortizzabili. La società beneficiaria può essere vincolata a mantenere in uso le immobilizzazioni cui essi si riferiscono per un determinato tempo, stabilito dalla norma istitutiva del contributo. Vi sono due metodi alternativi per l’imputazione dei contributi in conto impianti a Conto economico:
I principi contabili non danno preferenza ad alcuna delle due modalità di contabilizzazione ma prevedono l’obbligo di indicazione in nota integrativa del metodo di contabilizzazione prescelto. Esemplifichiamo il contributo in conto impianti dovendo contabilizzare il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi “c.d. Tremonti-quater”. Viene effettuato un nuovo investimento in un macchinario nuovo in data 30/04/2015 dell’importo di 300.000 euro. Il credito d’imposta spettante è pari a 25.000 euro. L’aliquota di ammortamento del macchinario è del 10%:
c Fattura di acquisto del macchinario
c Iscrizione del contributo in conto impianti
c Rilevazione ammortamento macchinario
c Risconto dei 9/10 del contributo in conto impianti
c Fattura di acquisto del macchinario
c Iscrizione del contributo in conto impianti a riduzione del valore del bene strumentale
c Rilevazione ammortamento macchinario
In entrambe le modalità di contabilizzazione l’impatto economico sul risultato d’esercizio è di 27.500 euro, corrispondente alla quota di ammortamento del macchinario (30.000 euro) al netto del contributo in conto impianti (2.500 euro).
Lo studio rimane a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Distinti saluti |